La penna di Laura racconta i tormenti per amori trovati e persi nel modo peggiore: Antonio e Manuela le sono entrati nell'anima, ma la morte ha interrotto quei legami, lasciando solo siringhe, sporcizia, il buio. È questo il prezzo che si paga per eliminare i profondi e radicati disagi esistenziali? Può il freddo della morte essere l'unica via di uscita al rumore di una vita amara, ingannevole e confusa? Il coraggio di farsi amica la morte, Laura non ce l'ha. Vittima della droga, è anche vittima della vita, perché continua ad aspettare un cambiamento. Resusciterò, dichiara, per poi ammettere che ci vuole coraggio per suicidarsi, ma forse ci vuole più coraggio per la vita. Conoscendo la perfetta inutilità della speranza, meglio aspettare in quello stato di benessere, di magico vuoto, del tutto effimeri. Pur sapendo che ogni concessione a questo bisogno è una sconfitta che la avvicina alla fine.
Nicola Rampin, padovano di nascita, vive a Pedalino dove si è trasferito dopo il servizio militare e dove ha fondato l'Associazione culturale Selene di arti figurative, letterarie e musicali. Poeta, editore e appassionato di fotografia e pittura, ha pubblicato diverse raccolte poetiche, un volume turistico e uno di ricette. Ha esposto in diverse mostre collettive e personali di pittura e di fotografia.
Edizioni Eventualmente
Pag.98
Euro 10
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