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sabato 14 novembre 2015

Parigi sotto attacco terroristico. Ripenso a SOTTOMISSIONE di Michel Houellebecq

Ho letto SOTTOMISSIONE di Michel Houellebecq dopo gli attacchi alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi lo scorso gennaio. Un libro che lentamente ti porta dentro una realtà talmente possibile da far quasi paura. Senza sensazionalismi Houellebecq ti catapulta in una realtà dove tu stesso ti senti sottomesso senza nemmeno rendertene effettivamente conto. Ecco anche oggi, dopo gli attacchi terroristici a Parigi del 13 novembre 2015, mi percepisco così, con le manette, inginocchiato, impaurito e inorridito.
Questa la trama di Sottomissione per chi ancora non l'avesse letto. E aldilà delle polemiche che il libro ha suscitato poco dopo essere arrivato in libreria, vi consiglio lo stesso di leggerlo, dandovi pace tra una parola e l'altra e restando sempre vigili durante lo scorrere delle pagine.


TRAMA
A Parigi, in un indeterminato ma prossimo futuro, vive François, studioso di Huysmans, che ha scelto di dedicarsi alla carriera universitaria. Perso ormai qualsiasi entusiasmo verso l’insegnamento, la sua vita procede diligente, tranquilla e impermeabile ai grandi drammi della storia, infiammata solo da fugaci avventure con alcune studentesse, che hanno sovente la durata di un corso di studi. Ma qualcosa sta cambiando. La Francia è in piena campagna elettorale, le presidenziali vivono il loro momento cruciale. I tradizionali equilibri mutano. Nuove forze entrano in gioco, spaccano il sistema consolidato e lo fanno crollare. È un’implosione improvvisa ma senza scosse, che cresce e si sviluppa come un incubo che travolge anche François.  



Sottomissione è il romanzo più visionario e insieme realista di Michel Houellebecq, capace di trascinarVI su un terreno ambiguo e sfuggente... come il protagonista, François, vedrà il mondo intorno a sé, improvvisamente e inesorabilmente, stravolgersi.

Sugli eventi tremendi di Parigi del 13 novembre non posso far altro che unirmi al coro #prayforparis e urlare "BASTARDI ASSASSINI".


Il pensiero che solo una settimana fa anch'io mi trovavo là mi fa venire i brividi. Ero a Parigi per la presentazione del mio libro e sono voluto andare a rendere omaggio ai morti di Charlie Hebdo (molto vicino ad una delle zone della città dove i terroristi hanno attaccato i civili proprio ieri). 

Il resto inutile commentarlo talmente fa schifo! 

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