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venerdì 21 dicembre 2012

Barbara D'Urso e il suo nuovo libro. Show a Milano

Come anticipato sono stato alla presentazione dell'ultimo libro della regina della televisione italiana Barbara D'Urso. Alla Mondadori di Milano in via Marghera 28, la Barbara nazionale ha riunito intorno a sè fans e curiosi per parlare di "Ma credo ancora nell'amore", l'ultima sua fatica. Alle sette di sera la regina, dopo la diretta di Pomeriggio 5, si è presentata di rosso vestita e accompagnata dall'amica di sempre Rosita Celentano. Più che alla presentazione di un libro ho assistito ad uno scambio di gag tra le due, social intimità che hanno messo in scena per riuscire a propagandare un lavoro semplicemente posizionato su alcuni desk presenti nella sala conferenze del secondo piano della  Mondadori. E mi sono chiesto: che ci faceva la D'Urso li ? Ilare, si, giocosa, si, "facciosa" pure ma di certo non emotivamente coinvolta su quanto scritto e in procinto di essere comprato dai presenti ( a parte il sottoscritto). Di cosa parla il libro della D'Urso ? Non lo so. Leggerò come voi la trama dopo il salto. Per il resto sono rimasto sconvolto dall'orda di fans di tutte le età emozionati e agitati al solo pensiero di abbracciare, baciare, toccare la loro beniamina. E' vero che secondo me i libri devono essere pop ma a tutto c'è un limite !


...Che dire sul libro...! Belle le tette della Celentano. Il resto non c'è stato. Autografi, interviste e "...Barbara posso darti del tu ?", le chiede una ragazza con microfono prima di farle l'intervista sul libro...
Qualche minuto di riflessione della presentatrice, qualche faccetta e poi, riflettendoci su "Uhmm, va bene...Diamoci del tu." Ma non era lei quella che in televisione dava rigorosamente del tu a tutti ? Ma l'avrà scritto lei il libro ?


Sinossi: In una casa al mare, Barbara d'Urso e le sue storiche amiche si fanno confidenze d'amore: illusioni e delusioni, passioni e tradimenti, ferite aperte e cicatrici nascoste. Mentre vanno avanti a parlare, cucinano, mettono a posto, insomma fanno altro: "perché la donna, per potersi permettere il lusso di chiacchierare, deve sempre anche lavorare". È in mezzo a queste storie, straordinarie eppure comuni, che Barbara d'Urso trova il coraggio di dire quello che non ha mai detto: "raccontare i miei amori, le storie importanti - pochissime -, le storie mancate, quelle sbagliate, quelle impossibili. Liberandole, finalmente, da quell'aura di gossip insopportabile con cui sono state malamente raccontate da altri, per renderle invece nella loro verità, molto più bella, molto più brutta, ma comunque vera. La mia verità. Tutte storie con un inizio fantastico, uno svolgimento complesso, e una fine drammatica. Perché difficilmente nelle vere storie d'amore, quelle delle donne che amano tanto - troppo? - c'è il lieto fine". Anche in questo libro però, come negli altri due suoi bestseller, in fondo a ogni storia, ad ogni sofferenza, spunta il sole, si vede la luce di una speranza. Con forza e ironia Barbara d'Urso cerca la strada per sopravvivere alle ferite del cuore e continuare ad amare, più forti di tutto e di tutti.

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